Il mercato del gioco d’azzardo in Italia
Il gioco d’azzardo non teme crisi economica. L’Italia, infatti, è il più grande mercato del gioco d’azzardo, come spiega Reuters in un articolo, grazie alla liberalizzazione del 2011.
Sono i numeri a parlare chiaro : secondo l’AAMS, il gioco d’azzardo ha incassato circa 80 miliardi di euro nel 2011 il cui 56,3% del totale del fatturato riguarda slot-machine e video-lotterie. Un fenomeno, a quanto pare, destinato a crescere anche grazie all’offerta variegata distribuita nel corso delle 24 ore. Ma, a dispetto di quel che può sembrare, lo Stato ha aumentato di poco i ricavi. Infatti, tra il 2001 e il 2011, i ricavi statali sono aumentati di meno di 3 miliardi, questo perché l’imposta media sulle entrate di gioco è inferiore all’11 %, di gran lunga al di sotto dell’IVA posta al 21%. Risultato? Più persone giocano, secondo un sondaggio Eurispes, e il gioco è incentivato da una tassazione ridicola. Senza considerare, infine, che la liberalizzazione non ha ridotto il gioco d’azzardo illegale ma l’ha, in un certo senso, incentivato, soprattutto nell’ambito dell’attività del riciclaggio di denaro sporco. Non è quantificabile il denaro che un italiano medio spende nel gioco ma sicuramente bisogna sempre giocare responsabilmente.